martedì 24 giugno 2014

La prova scritta

Alla prova scritta arrivano tutti pronti. Ho ripetuto fino alla nausea quali sono le regole: ognuno deve portare il proprio dizionario e ad alcuni è stato consigliato vivamente (leggi obbligato) di fare il questionario e non la lettera su traccia. Non mi sembra un numero tale di regole per cui te ne può sfuggire qualcuna.

Ovviamente Madonninainfilzata arriva senza dizionario e pretende di utilizzare quello della scuola. Come sempre. A niente sono serviti tre anni di raccomandazioni "almeno per l'esame, fattelo prestare 'sto benedetto dizionario, se proprio non vuoi spendere quei pochi euri per possederne uno".
Ho smesso anche di incazzarmi.

Dopo aver distribuito fogli protocolli e fotocopie, ricordo la complicatissima procedura (leggete il testo con attenzione, rispondete alle domande con risposte complete, attenzione ai pronomi e ai tempi dei verbi, and so on).
Dopo circa 15 minuti si presenta alla cattedra Ciop (il gemello di Cip): "Prof, lei per tutto l'anno mi ha detto di fare il questionario..."
"Giusto Ciop" 
E lui: "Ma io adesso vorrei fare la lettera...posso?"
"Ciop, tu puoi fare quello che vuoi, ma se fossi in te ci penserei bene..."
Ciop fa la lettera. Non vedo l'ora di correggere questo testo che sembrerà tradotto da google translator.


sabato 21 giugno 2014

Il Patentino

Il primo giorno di prove scritte Fonzie scopre di avere l'esame orale lo stesso giorno dell'esame per il patentino. La priorità è presto decisa dalla sua mente semplice: patentino più importante di esame, quindi si sposta esame.
L'insegnante di sostegno, tipetto sul dimesso andante, incalzata dalla pressante richiesta, chiede direttamente alla Presidenta se è possibile cambiare giorno dell'orale per Fonzie. La Presidenta dice che se sono d'accordo i membri della commissione sì. Ma non aveva fatto i conti con Medusa aka essa aka Mastro delle Chiavi. Essa, non appena avvisata, comincia con una delle sue sfuriate (e io sono d'accordo con lei, e non solo perché tengo famiglia). E' talmente ovvio che il patentino si può rimandare, perché al massimo è il mese successivo, mentre la prossima sessione dell'esame di stato è l'anno successivo. Ed è anche abbastanza ovvio che bisogna avere un motivo valido e certificato per spostare un esame di stato...non basta un "non mi piace alzarmi presto, posso fare cambio con quello di mezzogiorno?", oppure "io ho la corriera alle dieci, posso fare il colloquio per primo, perché altrimenti devo aspettare fino a mezzogiorno".
Allora essa decreta che deve essere presentata domanda scritta con motivazioni valide e poi la commissione tutta riunita deve decidere, mica pizza e fichi.
Nello spazio di tre secondi e due decimi, la madre (di Fonzie) produce richiesta scritta. Nel frattempo Fonzie è talmente roso dall'ansia di sapere se potrà fare il suo esame per il patentino, fa di merda la prova di matematica e l'invalsi...

Arriva il momento della decisione, la sottocommissione di Granburrone al completo viene informata dei fatti. All'unanimità si respinge la richiesta, per non creare un precedente, per dare un segnale, perché perché perché...bene. Per una volta non c'è niente da discutere.

La Presidenta comunica la decisione alla mamma, che risponde con "ma che cosa vi costava"...siamo proprio su un altro pianeta.

giovedì 19 giugno 2014

Il Mastro delle Chiavi

Tutte le operazioni relative all'esame di stato (e qui il pubblico deve fare un reverenziale "ooooh") sono all'insegna della massima sicurezza. Giustamente.
Poi c'è sempre qualcuno che si assume l'onere in modo arbitrario, forse perché non toccherebbe ad esso o essa, ma devono provare il brivido del comando...e ce ne sono, oh, se ce ne sono di individui di tal genere.

Da noi essa è l'Applicata della Segreteria. Il primo giorno si presenta la Presidenta, anche quest'anno è una donna (bene), una prof e non una Preside (bene) ed estremamente carina e tranquilla (bene). Essa, nonostante fossero presenti in Segreteria vice presidi, referenti di plessi, referenti di scuola media, la accoglie con un "Buongiorno, sono Medusa, venga con me di là che le spiego la situazione".
Dopo uno sguardo stranito tra le referenti, anch'esse si alzano, le seguono, e una volta arrivati "di là" si presentano e assistono alla presentazione di Medusa con qualche ringhio di sottecchi alle "usurpatrici".

La referente della scuola media viene nominata ovviamente Vicepresidenta durante la Plenaria, dove essa, vivaddio, non è presente. Tuttavia, la cosa non la scalfisce minimamente, perché essa ha deciso di essere Mastro delle Chiavi, e decisa a difenderle con la sua stessa vita.

Questo comporta che essa è onnipresente nell'istituto fino a che l'ultima operazione relativa all'esame è in atto, quindi svolgimento, correzioni elaborati, riunioni, scrutini e compagnia cantando. Solo essa ha le chiavi dell'armadietto dove sono custodite le prove, solo essa personalmente lo apre e lo chiude, perché consegnare le chiavi, anche solo per il minuto e mezzo necessario al raggiungimento dell'armadietto e alla riconsegna nelle di lei mani alla presidenta, o addirittura alla vicepresidenta, non è proprio previsto dalle impostazioni del suo cervello.

Vabbé, contenta lei. 

Quindi, il primo giorno di correzione ci presentiamo da Medusa, ci viene aperto l'armadietto, contenuto in una stanza chiusa a chiave. Sono le 14.30. Essa dice "oggi si corregge fino alle 17.00, che poi ho la fisioterapia". Va bene.
Il secondo giorno "oggi fino alle 17.30 che non ho la fisioterapia ma non voglio fare notte". E un gruppo di adulti apparentemente normali e in pieno possesso delle loro facoltà acconsente. 
Vacci tu a litigare con Medusa, che io tengo famiglia.