martedì 10 gennaio 2012

Bertie Plays the Blues

L'ultimo romanzo della serie 44, Scotland Street  di Alexander McCall Smith non mi ha deluso. E' un'altra perla di questo bravissimo autore che ho scoperto pochi anni fa ed è subito entrato nella top position della top list dei miei autori preferiti.
La serie narra le vicende di un certo numero di personaggi che sono legati tra loro dal fatto di abitare in un palazzo di Edimburgo che si trova appunto al numero 44 di Scotland Street, con una serie di altri personaggi che girano attorno a questi protagonisti.
Abbiamo quindi la famigliola, la signora che fa l'antropologa, il pittore, l'universitaria, il ragazzo single e belloccio, la barista, il gallerista, insomma un campionario di persone diversissime, come in ogni città, che si incrociano, si incontrano e si scontrano. Il tutto condito da uno squisito umorismo, da un linguaggio mooolto British, o Scottish per essere più precisi e un'arguzia non comune.
I personaggi sono estremamente ben delineati, impariamo a conoscerli tramite le loro azioni e i loro pensieri, ed è inevitabile affezionarsi, perchè sono reali, e dicono cose che ognuno di noi potrebbe dire o pensare in una giornata tipo.
Big Lou shook her head. "Folk lie," she said. "Just about everybody lies these days. I've come to expect it."
"I can't believe it," said Pat. "Why lie when you know that the other person knows you're lying? What's the point?"*
Beh! Chi non ha mai pensato una cosa del genere?
Oppure:
...Morally sensitive people always found at least something worth praising in another, even if their praise sounded faint. A truly selfish monster, a calculating psychopath, might still be said in his obituaries to have been a good dinner companion, ar well informed on the topography of France.... A sinister tyrant might like dogs... a serial killer might play the piano rather well...**
Molto divertente la visione delle altre culture, mai stereotipata o banale, ma sempre precisa ed accurata. Tanto per restare su un terreno conosciuto, ecco un estratto che dipinge l'Italia:
...then I was led out and put into a small van driven by a man in a white coat. This man insisted on practising his English throughout the drive, and I heard all about his history...***
Me lo vedo!
Oppure questo che forse farà un po' male:
"Then I heard all about his mother-in-law who, he says, in an incorrigible fraudster but will never serve any time in prison because the justice system is so slow. He says that she is very aware of this and continues with her frauds in the sure and certain knowledge that by the time they start her trial the offences will be prescribed by some sort of limitation period. Very odd.****
E, per finire (prima di essere denunciata dall'editore o dallo scrittore stesso per aver messo troppe citazioni), una ragione per leggere questi romanzi in lingua originale se potete:
"My name is Anna... and I am come from Copenhagen to help you."
It was an extraordinary introduction, and even in her drowsy state Elspeth was struck by its sheer poetry. I am come from Copenhagen to help you- not I have come but I am come. The archaic form was undoubtely accidental, thought Elspeth, wondering whether Danish used the auxiliary verb to be to achieve the past tense of verbs of motion, as French did.
Spesso si parla di traduzioni, traduzioni insoddisfacenti o cattive traduzioni. Io (che però non sono traduttrice), non saprei proprio come rendere questo pezzo in italiano. Perchè per noi "sono venuta" non è strano, è giusto, e non si può neanche fare il contrario perchè "ho venuta" non è una forma arcaica. Insomma, mi sembra il classico pezzo che si può apprezzare appieno solo in lingua originale.

Di seguito vi fornisco delle traduzioni dei brani citati (non professonali, remember...)

*Big Lou scrollò il capo. "La gente mente," disse. "Praticamente tutti mentono al giorno d'oggi. Sono arrivata al punto di aspettarmelo."
"Non riesco a crederci," disse Pat. "Perchè mentire quando sai che l'altra persona sa che stai mentendo? Qual'è il motivo?"

**Le persone sensibili trovavano sempre qualcosa da lodare negli altri, anche se le loro lodi sembravano deboli. Un mostro egoista, un freddo psicopatico, potrebbe essere dipinto nel suo necrologio come buona compagnia per una cena, o ben informato sulla topografia francese... Un sinistro tiranno potrebbe amare i cani... un serial killer potrebbe suonare il piano molto bene...

*** poi mi misero su un camioncino guidato da un uomo con una giacca bianca. Questo individuo era determinato a fare pratica col suo inglese per tutto il viaggio, e ho dovuto ascoltare tutta la sua storia

**** poi ho ascoltato tutto a proposito di sua suocera, la quale, dice lui, è un'incorreggibile imbrogliona ma non andrà mai in prigione perchè il sistema giudiziario è incredibilmente lento. Dice che lei è consapevole di questa situazione e continua coi suoi imbrogli nell'assoluta sicurezza che per quando cominceranno i suoi processi i suoi crimini saranno prescritti a causa di una specie di limite di tempo. Molto strano.

3 commenti:

  1. Dopo aver indicato a chi di dovere (e grazie alla tua segnalazione) questa mia nuova tentazione, mi è stato regalato a natale. Ora sto finendo (ma penso oggi) Barbara Pym, e poi mi lancio. Vediamo!

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  2. Che bello! Spero comincerai con "44, Scotland Street", il primo della serie.

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  3. Certo che sì! Comincio sempre, se posso, dai primi della serie!

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