sabato 3 settembre 2011

Il Dilettante

N.B.
Non c'è niente di male ad essere insegnante e avere il marito medico o avvocato, vorrei fosse chiaro che io parlo di chi palesemente non ha nessuna voglia di insegnare


Prendendo spunto dall'interessante manuale del perfetto insegnante di Murasaki, vorrei soffermarmi su una figura che spesso ammorba le nostre scuole dalla Materna alla Superiore: trattasi dell'insegnante dilettante*.
L'insegnante dilettante è donna, e la caratteristica principale è che non ha bisogno di lavorare, lei infatti è già ricca di suo o sposata ad un professionista dal luminoso stipendio di giada (spesso è entrambe le cose, perchè diciamocelo, chi riesce ad impalmare il professionista dallo stipendio di giada se non una ricca ereditiera?).
Di solito ha due figli, un maschio e una femmina, fa parte della buona società, che in un piccolo centro vuol dire che è amica del sindaco, del medico condotto, del farmacista e di tutti quelli che contano, e nella grande città, di almeno un luminare della medicina, un avvocato di grido, etc.
Possiede una autovettura che ha la caratteristica di essere piccola, e quindi maneggevole, ma sempre nuovissima e completa di tutti gli optional, in pratica che costa il doppio della tua ammiraglia ed ha un bagagliaio che risulta insufficiente anche per una spesa alla Coop, non che lei ci vada comunque.
Si riconosce anche per il trucco e parruco sempre impeccabile: l'insegnante dilettante va dal parrucchiere una volta la settimana (il venerdì pomeriggio) a fare la piega, ha sempre gli orecchini che fanno pampam con la collana, le scarpe con la borsa, si trucca, ed è sempre al corrente dell'ultimo colore moda della stagione E lo porta, potendo cambiare stagionalmente il guardaroba stesso.
Naturalmente l'insegnante dilettante è di ruolo, lei è nata di ruolo, anche perchè ha cominciato la sua carriera lavorativa in un'epoca storica in cui non esisteva il precariato, quindi è sull'orlo della pensione e soprattutto non gliene potrebbe fregare di meno della Scuola tutta e dei ragazzi.
Ecco, i ragazzi, che dovrebbero essere al primo posto nella vita professionale di un insegnante, nella vita del dilettante sono dei meri incidenti di percorso, dei piccoli fastidi che, guarda un po', a volte distolgono dalla partita pomeridiana di bridge o di tennis.
Il lamento è un'altra costante del dilettante. Gli impegni della scuola sono davvero al limite della sopportazione per queste persone che sono oberate di responsabilità. Ah, ovviamente esse devono avere il sabato libero, cosicchè dal venerdì pomeriggio possano raggiungere la loro casa di montagna e fermarsi fino alla domenica sera, per permettergli di farsi il weekend sugli sci in santa pace.
A conclusione di questo post, vorrei quindi lanciare un appello a tutte le insegnanti dilettanti: per favore, andate a far tintinnare i vostri gioielli da un'altra parte, rinunciate a quella manciata di anni di contributi che vi mancano per ottenere quella pensione che non vi serve, scommetto che non ve ne accorgereste neanche, e lasciate il posto non tanto a chi ne ha bisogno (perchè io non credo che chi ha bisogno abbia diritto ad un posto fisso per forza), ma semplicemente a chi ha voglia di fare, ama la scuola, ama i ragazzi e il proprio lavoro.

N.B.
Non c'è niente di male ad essere insegnante e avere il marito medico o avvocato, vorrei fosse chiaro che io parlo di chi palesemente non ha nessuna voglia di insegnare



*nel senso che svolge un'attività per diletto, non professionalmente

venerdì 2 settembre 2011

Partenza in salita

Il primo settembre alle 9.30, dopo la presa di servizio, Collegio dei Docenti.
Le novità di quest'anno non fanno presagire nulla di buono, e non parlo dei tagli, della Maristàr, del nano incazzato o del ragioniere che non sa più che pesci pigliare per raccattare la grana. No, parliamo della Scuola del Paesello, che è in mano a reggenti vari da svariati anni e che quest'anno, ancora una volta, si è vista arrivare un nuovo Dirigente Scolastico, sempre reggente, che in totale dovrà dirigere millanta sedi distaccate di due Istituti diversi e ad un congruo numero di chilometri di distanza.
Attenzione, non mi fa pena il Dirigente, perchè in fondo penso che ci sguazzi in questo gioco delle reggenze, sono qualche centinaio di euri in più ogni mese senza praticamente dover fare alcunchè, o quasi*. Opinione avvalorata dal fatto che si tratta quasi sempre di persone a cui mancano pochi anni per andare in pensione e quindi hanno un vantaggio ad aumentare il loro ultimo stipendio.
Mi fa pena invece la Scuola del Paesello, che sarà lasciata allo sbaraglio e in balìa dei docenti con le personalità più forti e prevaricatrici, che purtroppo raramente corrispondono ai migliori. L'altro lato della medaglia è che il docente fancazzista trova in questa anarchia legalizzata, un habitat ideale, perchè... chi cazzo controlla? Se si è fortunati il Capo arriva una volta la settimana e si occupa solo dei conti (è incredibile la quantità di tempo che si spreca nei conti quando il bilancio è inesistente) e delle grane.

Beh, a giudicare da quello che ho visto durante il primo collegio docenti, si preannuncia un anno che non mi piace affatto. Spero di sbagliarmi, ma le facce ringalluzzite di alcuni colleghi mi fanno temere il peggio. La speranza è che il nuovo dirigente sia abbastanza sveglio ed accorto, e soprattutto che gliene importi qualcosa e imposti una seria gestione delle risorse umane. O per lo meno che una gestione delle risorse umane ci sia.


*Chiaramante non mi riferisco a tutti i Dirigenti, ci sono quelli che svolgono il loro lavoro con competenza, sono organizzati e hanno tutto sotto controllo.

giovedì 1 settembre 2011

Meatmarket, ovvero nomine dei docenti a tempo determinato

Antefatto
Siamo al 20 di agosto, dopo le assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni, escono le cattedre disponibili... non c'è traccia della mia (si fa per dire), nonostante sappia con certezza che la scuola esiste, le classi ci sono, e non esiste il titolare.
Mi telefona allarmata la prof Boccolosa, per avvisarmi dell'evidente errore e consigliarmi di fare presente la situazione.
Io mi trovo in vacanza, ma una volta tornata a casa, telefono alla Segreteria, dove naturalmente manca colei la quale è addetta a tali compiti, che come ogni anno, dato che il suo lavoro raggiunge la fase critica tra gli ultimi giorni di agosto e i primi di settembre, va in ferie.
Riescono comunque, eroicamente, perchè non è compito loro (sia chiaro), a dirmi che la situazione non è definitiva, ci sono anche altri errori e dovrebbero sistemare in tempo utile per le nomine.

26 agosto
L'Ambito Territoriale pubblica un avviso:
L’Ufficio Scolastico Territoriale per l’anno scolastico 2011/12 utilizzerà un nuovo programma informatico che consentirà a tutti coloro inseriti nelle graduatorie di poter inviare deleghe, visionare le sedi disponibili e seguire tutte le operazioni dal proprio PC.
Bastano pochi clic per verificare che il sistema non funziona: già al primo passaggio, dove bisogna inserire nome, cognome, codice fiscale e e-mail, il sistema ti butta fuori con l'avviso:  , appare, , a, il  Atte  A A Attenzione
 A


Attenzione! Codice Fiscale non censito in graduatoria... so much per il "Semplice, Affidabile, Trasparente"

30 agosto, ore 9.00
- 26 ore alle nomine

la cattedra non compare

30 agosto, ore 10.00
- 25 ore alle nomine

il sito dell'ambito territoriale pubblica un bando di concorso "Disegna il tuo cavallo". Beh, ci sono delle priorità nella vita.

30 agosto, ore 11.00
- 23 ore alle nomine

telefono ancora a scuola e la vicepreside mi dice: "Ciao, hai novità?"
Accidenti, credevo che QUELLA fosse la MIA battuta. E adesso?

30 agosto, ore 12.00
-22 ore alle nomine

l'applicata di segreteria della scuola mi dice, beh, prendi quello che puoi (che è il niente) aka cazzi tuoi.

31 agosto, ore 9.00
- 2 ore alle nomine

nebbia in Val Padana... presa dal panico telefono alla prof. Informata, che è appena tornata dalle ferie, vinco il premio della prima telefonata che la tira giù dal letto nel suo ultimo giorno di ferie per trasformarla immediatamente nella Agony Aunt della situazione. Facciamo ancora tutti i conti e mi rassicura che ci sono 16 ore scoperte.
ore 9.30
- 1h e mezza alle nomine

parto per essere sul posto per tempo, si sa mai che l'Ambito Territoriale e tutti i suoi rappresentanti, grazie anche all'uso delle nuove tecnologie, comincino in orario.
ore 10.30
- mezz'ora alle nomine

arrivo a destinazione e vengo informata che hanno appena cominciato il primo gruppo, quello delle 9. Salta tutto il conto alla rovescia... nooo, era così carino!!
Scopro anche che ci sono altre colleghe come me, molte colleghe come me, cioè sanno che ci sono i posti, ma non compaiono. Cominciano il giro delle tre chiese (sindacalisti-presidi-provveditori) e, miracolo, i posti saltano fuori.
ore 12.36
+ 1h e mezza alle nomine

telefono alla "mia" scuola, il preside mi conferma di aver chiesto 17 ore.
ore 14.00
+ 3 ore alle nomine

COMINCIANO!
Vengono portate le "novità" e controllate tutte le ore, nella "mia" scuola vengono decretate 12 ore... va bene lo stesso, poi mi sistemo.

ore 14.20
+ 3h e 20' alle nomine

mi nominano.

E adesso comincia il lavoro vero.